Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

domenica 19 maggio 2013

Salmone alla Ruth

Salmone alla Ruth by fugzu
Salmone alla Ruth, a photo by fugzu on Flickr.
Adoro il salmone fresco marinato! Questa è la ricetta del Ristorante ebraico di Firenze Ruth's.

Le dosi sono indicative: tutto dipenderà dalla dimensione del filetto di partenza. Vi consiglio di utilizzare sempre filetti grossi o la porzione di parte più alla testa.

INGREDIENTI

filetto di salmone con pelle
3 parti sale grosso (es.1 kg)
1 parte zucchero semolato (es.330g)
te nero affumicato tipo Lapsang Souchong (un pugno)
zeste di limone e arancio (fac)
aneto fresco tritato (fac)

contenitore a chiusura ermetica che possa contenere il filetto steso, completamente circondato dalla marinata: sotto, sopra e di lato.

PROCEDIMENTO

Togliete le eventuali parti grasse al filetto e rifilatelo.

Lavate benissimo il salmone e asciugatelo ben bene (sopra e sotto) tamponandolo con della carta assorbente.



Preparate la marinata mescolando in una ampia ciotola, sale grosso, zucchero e il te che avrete messo in infusione e subito dopo, strizzato leggermente.

Mettete sul fondo un piccolo strato di marinata, adagiate il filetto poggiandolo dalla parte della pelle.
Versate il resto della marinata facendola scendere anche sui lati, premendo leggermente.
Il filetto dovrà essere centrale e non avere porzioni esposte all'aria.

Mettete il coperchio a chiusura ermetica e lasciate in frigorifero per almeno 24 ore e al massimo 3 giorni.

Estraete dalla marinata (che si sarà inumidita), il filetto, lavatelo bene massaggiandolo.
Asciugatelo con carta assorbente.

Con le pinze apposite togliete le eventuali lische: potrete verificare se ce ne sono accarezzando il salmone nei due versi.

Tagliate fettine sottilissime, oblique con un coltello molto affilato. E' buonissimo così senza nulla oppure servite con un filo di olio, fettine di limone e pane & burro.

CONSIDERAZIONI


Se non utilizzerete tutto il filetto conservatelo non affettato ma intero sigillato nella pellicola ancora per qualche giorno.

Il salmone preparato in questo modo si chiama Salmone Gravelax, eccovi anche la ricetta, pubblicata sul Blog Cucinare Lontano, dell'amico Chef Jean Michel Carasso.

Non avendo trovato il Lapsang Souchong: tè nero cinese affumicato ho utilizzato del te indiano nero: il  Darjeeling
Darjeeling: tè nero indiano molto pregiato, tanto da guadagnare il soprannome di " champagne dei tè". Viene coltivato in zone piovose e ventose. Presenta un tipico aroma di uve moscato e sapore deciso con retrogusto muschiato.(Wikipedia cit.)
Il risultato è stato in ogni caso ottimo.

mercoledì 15 maggio 2013

Curry wurst

Curry wurst by fugzu
Curry wurst, a photo by fugzu on Flickr.
Per le vacanze natalizie mio figlio è andato con la sua ragazza a Berlino. Al suo ritorno ci ha raccontato, entusiasta, dei Curry Wurst.
Io non li conoscevo. Ecco la loro storia.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il currywurst è un tipico cibo da strada nato in Germania, ma diffuso anche in Austria ed Alto Adige. Si tratta di una salsiccia grigliata (o, in altre varianti, bollita) e tagliata a rondelle, condita da una salsa a base di concentrato di pomodoro o ketchup, spolverata di curry, ed accompagnata da pane bianco o patate fritte.

L'invenzione del currywurst è ascritta ad Herta Heuwer, che il 4 settembre 1949 cominciò ad offrire nel suo banchetto all'angolo tra e Kantstraße e Kaiser-Friedrich-Straße, a Berlino-Charlottenburg, una salsiccia bollita, condita con una salsa a base di concentrato di pomodoro, salsa Worcester e curry in polvere. Dieci anni più tardi registrò il marchio della sua salsa, Chillup. Dal banchetto sulla strada passò poi ad un vero e proprio locale sulla Kaiser-Friedrich-Straße. A quattro anni dalla morte della Heuwer, avvenuta nel 1999, nel luogo dove aveva il banchetto originale è stata apposta una targa in suo ricordo.


Ho utilizzato i miei panini del rinfresco e ho fatto due prove di sale entrambe leggermente allungate con pochissima acqua per renderle più fluide: una semplicemente con ketchup e curry in polvere, l'altra con oncentrato di pomodoro, salsa Worcester e curry in polvere.

Tutti abbiamo preferito la prima. (nella foto quella di destra)
CONSIDERAZIONI

Abbiamo utilizzato wurstel grossi tedeschi lessati.
Davvero ottimo e particolare l'abbinamento wurstel con salsa pomodorosa e curry. Buonissimo!

Pane & forme

Pane & forme by fugzu
Pane & forme, a photo by fugzu on Flickr.
Qualche tempo fa ho fequentato un Corso tenuto dallo Chef Bedu David alla scuola di Cucina GUSTAR di Pistoia. L'argomento era il Pic-Nic.

In quella occasione tra le altre cose ho imparato come fare panini piccoli: lunghi, triangolari e quadrati.

Qualche giorno fa utilizzando il mio impasto dei panini del rinfresco ho provato a farli in pezzatura da 50g.

Vi rimando al post per la ricetta e vi ricordo che tutte le forme di questo post partono dalla pallina.
Una volta fatte le diverse le ho fatte lievitare una decina di minuti con la parte sottostante girata verso l'alto e ho poi concluso il resto della lievitazione nella posizione finale, spennellando subito con uovo intero sbattuto e poco latte, spolverizzando con un mix di semi vari.
Ho cotto a 180°c forno ventilato con vapore.

Una volta sfornati li ho messi a raffreddare su una griglia.

PROCEDIMENTO

Dopo aver formato tutte le palline ripartire dalla rima e con un piccolo mattarello schiacciare leggermente su tre lati la pallina. Unite i lembi come nelle foto.

Schiacciate la pallina leggermente e formate i filoncini come fossero delle mini baguettes facendo aderire bene la chiusura.



Allo stesso modo del panino a triangolo potrete formare un quadrato schiacciando la pallina non su tre ma su quattro lati.


Ecco i panini dopo la prima lievitazione, rigirati nella posizione finale.

Spennellati e  decorati.

A fine lievitazione, prima di infornare: dopo 1,30h.

Appena sfornati

A raffreddare su una griglia.
L'intera produzione.

domenica 5 maggio 2013

Strozzapreti al basilico con sugo di pane

Questo è un esperimento... ben riuscito.
Del basilico fresco che si sarebbe sciupato combinato con la voglia di strozzapreti ma anche di fare uno dei mie sughi preferiti...

INGREDIENTI
2 persone

PASTA
140g farina 00
60g farina di semola rimacinata Senatore Cappelli
basilico: una manciata di foglie fresche
un pizzico di sale fino
110g acqua fredda

SUGO
mandorle in scaglie: una macinata
pane in cassetta frullato: 1 tazza da te
1/2 spicchio aglio
sale, pepe qb
latte intero: 1 tazza da te
parmigiano grattugiato: 2 cucchiai abbondanti

PROCEDIMENTO

Lavate le foglie di basilico e frullatele con un mixer a immersione con il pizzico di sale e l'acqua fredda.
Mescolate le farine e impastatele con un pizzico di sale e la parte liquida al basilico.

Su una spianatoia di legno leggermente infarinata stendete a mattarello l'impasto.
Dovrete ottenere una sfoglia non troppo sottile.
Con un coltello tagliente tagliate delle striscioline di circa 7mm di larghezza. Formate gli strozzapreti e metteteli su un vassoio di cartone leggermente infarinato.
Preparate il sugo frullando semplicemente con un mixer ad immersione tutti gli ingredienti.

Cuocete gli strozzapreti in acqua salata a bollore.

Appena scolati versateli in una padella antiaderente e salatateli con il sugo di pane: serviteli subito.

CONSIDERAZIONI

Ricordatevi che questa pasta come le altre fatte con acqua e farina non crescono molto in cottura e quindi dovrete calcolare 100g di farina (di partenza) a persona.

Ho usato una percentuale di farina di semola ottenendo una leggera maggior consistenza della pasta ma potete usare solo farina 00 come tradizionalmente si fa per gli strozzapreti romagnoli.
In questo caso ci saranno piccole differenze anche nei tempi (brevi) di cottura.


Ho cercato di mantenere la delicatezza di profumi e consistenze: gli strozzapreti sono di un verde e con un profumo particolare.
Il sugo è delicato: ho voluto farlo poco carico usando poco aglio e del parmigiano e non del pecorino come faccio abitualmente.

Buoni buoni, li rifarò presto!